Il distretto conciario di Arzignano diventa tema di studio per i ricercatori di tutta Italia. La particolare attenzione rivolta alla green economy e all’economia circolare dai principali attori del sistema vicentino sarà esaminata da un gruppo di oltre 160 tra professori associati e dottorandi durante “Arzignano Green Land”, evento inserito nell’ambito del Festival della Green Economy organizzato da Green Week. I sette giorni di kermesse (13-18 marzo), utili ad analizzare il futuro dell’industria italiana, prevedono una riflessione alla quale contribuiranno i case history di Gruppo Dani, Samia, Ilsa e Acque del Chiampo, le quattro aziende che hanno aderito all’iniziativa. Mercoledì 14 gli stabilimenti delle società saranno visitati da esperti nel campo delle materie tecnico-scientifiche, ma anche socio-economiche. Un’occasione per intrecciare nuovi rapporti con il mondo della ricerca o rafforzare, come nel caso del Gruppo Dani, quelli già esistenti. La giornata si concluderà al teatro Mattarello di Arzignano dove, di fronte a oltre 300 persone, si terranno due tavole rotonde: la prima vedrà discutere i rappresentanti delle quattro aziende sul loro modo di intendere la sostenibilità, la seconda allargherà lo sguardo alle prospettive della sostenibilità per il distretto, per la filiera e per l’intero Paese. Sabato, invece, il dibattito si trasferirà a Trento, dove Giancarlo Dani, presidente dell’omonimo gruppo, Paolo Gurisatti, presidente della Stazione Sperimentale (SSIP) e Rossella Sobrero, presidente Koinètica, si confronteranno sul tema “Dalla filiera dell’umido alle materie nobili”. Due eventi importanti per raccontare come possa essere riconsiderato il ruolo dell’industria conciaria, da smaltitore di un materiale come la pelle grezza a suo nobilitatore. (art)
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