Massimo Neresini è l’amministratore delegato di SICIT Group, società che parte dagli scarti di conceria, come il carniccio, e opera sul mercato dei biostimolanti per l’agricoltura e dei ritardanti per l’industria del gesso. Neresini ricorda quando le concerie erano considerate aziende molto impattanti dal punto di vista ambientale. E arriva a spiegare l’eccellenza attuale: “Non lo sono più dal 1960, 20 anni prima che si cominciasse a parlare di circular economy. Ci sono aziende, come la nostra, che recuperano i residui dell’industria conciaria – sottolinea -. Evitano che vadano distrutti per trasformarli, dar loro valore e creare un business che rappresenta anche una possibilità per i distretti di funzionare bene”.