Bottega Veneta recupera il 90% degli scarti in pelle: così

Bottega Veneta recupera il 90% degli scarti in pelle: così

Da oggi, per Bottega Veneta la circolarità ha un nome e un cognome. Si chiama Reserve Leather Series. Il progetto “nasce dalle eccedenze di pellami delle collezioni, rivisitati in nuovi design e realizzati a mano presso l’atelier di Montebello in Veneto” si legge sul sito della griffe controllata da Kering. Il marchio dichiara che il 90% degli scarti in pelle viene riciclato.

Reserve Leather Series

Reserve Leather Series comprende una decina di prodotti tra borse, pochette, astucci e alcuni piccoli oggetti decorativi. In particolare, animali in pelle realizzati artigianalmente come un dinosauro e un serpente. Tutti i prodotti racchiusi in questa serie presentano la tecnica del pellame intrecciato, lavorazione distintiva della griffe. Grazie a questa tecnica, i prodotti Reserve Leather Series hanno una durata e una esclusività uguale agli altri firmati Bottega Veneta con la differenza che i pezzi nati dal progetto sono disponibili in quantità limitate.

 

 

Il 90% degli scarti in pelle

Bottega Veneta dichiara che ricicla il 90% degli scarti della pelle. Non solo: lo scorso anno ha lanciato un servizio che offre la garanzia a vita sulle sue borse. Due progetti che ne sottolineano l’impegno green declinato nell’ottica della circolarità e della durabilità. Reserve Leather Series si inserisce nel solco di iniziative simili avviate da altre griffe. Per esempio, Petit H di Hermès nato nel 2010. Oppure, The Surplus Project, lanciato nel 2021 da Loewe. Anche Louis Vuitton ha scommesso sull’upcycling per rivisitare le sue sneaker LV Trainer. Più di recente, Dior ha utilizzato i materiali in eccedenza per allestire le vetrine delle sue boutique. (mv)

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