Breve storia triste di una borsa che ha sbagliato tutto

Breve storia triste di una borsa che ha sbagliato tutto

Le immagini raccontano molto meglio e molto di più di qualsiasi parola. Quella che potete osservare nella foto di apertura e qui sotto è una borsa che ha sbagliato tutto. Anzi no: ha sbagliato soltanto l’elemento essenziale che poteva garantirle una più solida identità e una sostanziale durabilità. Non ha scelto di essere confezionata in pelle, ma con un non meglio identificato materiale poliuretanico che ne avrebbe dovuto imitare l’apparenza e la sostanza. Ha fallito miseramente su entrambi i fronti. Questa è la sua breve storia triste.

 

 ha sbagliato tutto

 

Una borsa che ha sbagliato tutto

La borsa ha più di 5 anni (chi l’ha acquistata non ricorda con precisione la data, ma propende per “almeno 7 anni fa”), è stata acquistata in una boutique dell’hinterland milanese ed era in saldo. È di un brand italiano che oggi si direbbe premium, che sulle linee più avanzate utilizza pelle, mentre su quelle più aggressive – in termini di prezzo – applica (o applicava) materiali alternativi. Il che, sia chiaro, non è certo una strategia che ci permettiamo di discutere. Il focus, qui, è ben altro. Sono le condizioni in cui versa, 5 o 7 anni dopo questa borsa.

 

 

Breve storia triste

Più volte abbiamo rilanciato ricerche che – dati e analisi alla mano – hanno dimostrato come le caratteristiche naturali della pelle non abbiano praticamente confronto rispetto alle tante alternative sulla carta definite bio-based, ma all’atto pratico gonfie di poliuretano. Ma la vista di questa (che nemmeno troppo tempo fa era) una borsa è drammaticamente stupefacente. Utilizzata periodicamente. Conservata in un armadio insieme a molti altri modelli in pelle (oggi intatti), con tutte le accortezze del caso (con la carta all’interno e inserita nella busta di tela fornita all’atto dell’acquisto) e senza particolari problemi di temperatura e umidità. Il risultato è quello che vedete. Il rivestimento della borsa, che imita la pelle (nella fodera non c’è alcuna etichetta che ne spiega la composizione), si è letteralmente sbriciolato. Lasciamo a voi tutte le considerazioni del caso.

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