Contro il degrado del suolo con Lineapelle: intervista a Save Soil

Contro il degrado del suolo con Lineapelle: intervista a Save Soil

Il suo mantra è Let Us Make It Happen, il suo nome è Save Soil – Salva il Suolo. Un progetto che si pone l’urgenza di denunciare la crisi globale dovuta al degrado del suolo. E, anche, di attivare un’azione politica concreta per contrastarla. Save Soil ha raccolto l’adesione di Lineapelle che l’ha ospitato durante la sua recente centesima edizione (20/22 settembre), perché “che con le sue aziende espositrici ha fatto dell’impegno per il Pianeta una delle sue priorità”, spiega in una nota l’organizzazione che in questa intervista approfondisce il senso della sua attività.

Contro il degrado del suolo

Come è nato il movimento Save Soil e qual è la sua missione?

Attualmente il degrado del suolo è la minaccia più grave per l’umanità. Ideato da Sadhguru, yogi e visionario, Salva il Suolo è un movimento impegnato a fermare il perpetuarsi del processo di impoverimento organico dei terreni adibiti all’agricoltura. È una corsa contro il tempo. Il nostro pianeta sta perdendo la capacità di produrre cibo. Le stime ci dicono che a causa della rapida e allarmante degenerazione del suolo, entro il 2050 produrremo il 40% di cibo in meno. Contemporaneamente la popolazione globale sarà aumentata di 2 miliardi. Se non affronteremo questa emergenza con la dovuta attenzione, si assisterà a una grave carenza di cibo e di acqua. Con conseguenti carestie su larga scala e migrazioni di massa.

Che fare?

Save Soil mira a far sì che i cittadini di tutto il mondo si rivolgano direttamente ai loro leader politici, esprimendo l’urgente necessità di salvare il suolo nel proprio Paese. L’obiettivo deve essere quello di garantire un contenuto organico minimo del 3-6% nei terreni agricoli di tutto il mondo per assicurarsi che il suolo prosperi in modo sostenibile. Sadhguru ha iniziato ad affrontare questo problema due decenni fa con iniziative locali nel Sud dell’India. Progetti che si sono evoluti nella campagna di rivitalizzazione dei fiumi Rally for Rivers (sostenuta da oltre 162 milioni di persone).

 

 

Proposte concrete

Quali azioni concrete propone Save Soil?

Lo yogi indiano ha presentato alla Cop15 di quest’anno una strategia pratica applicabile su tre fronti per perseguire l’ambizioso obiettivo di salvare il suolo. Primo: fornire incentivi agli agricoltori per raggiungere la soglia minima del 3-6% di contenuto organico. Secondo: facilitare l’accesso da parte loro ai crediti di carbonio. Terzo: distinguere dagli altri alimenti i prodotti immessi nel mercato e ottenuti con la coltivazione in terreni che hanno un contenuto organico minimo del 3-6%. Save Soil, con il contributo di importanti esperti del suolo, ha redatto manuali sul trattamento del soprassuolo in funzione del tipo di terreno, della latitudine, delle zone climatiche e di altri fattori, per 193 nazioni come base per interventi concreti. Siamo in contatto diretto con i governi e i loro esperti scientifici per accelerare i necessari cambiamenti nelle politiche del suolo.

Livello di coinvolgimento

Quanti Paesi e organizzazioni come Lineapelle sono coinvolti?

L’Unione Internazionale per la Conservazione delle Nazioni (IUCN) e 9 agenzie delle Nazioni Unite hanno deciso di collaborare con Salva il Suolo. Sono la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla Desertificazione (UNCCD), il Programma Alimentare Mondiale (PAM), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (UNFAO) e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). Inoltre, migliaia di influencer, business leaders, celebrità, sportivi, giornalisti e scienziati a livello globale hanno deciso di unirsi a noi per diffondere la consapevolezza sul problema dell’estinzione del suolo. Dobbiamo continuare a crescere e a far sentire la nostra voce per garantire che in tutto il pianeta vengano attuate misure concrete in tal senso.

Come interagite con loro e cosa dovrebbero fare di più?

Il 21 marzo 2022, Sadhguru (all’età di 65 anni) è partito per un viaggio in solitaria in moto di 100 giorni percorrendo 30.000 km da Londra (Regno Unito) all’India meridionale. Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’estinzione e il degrado del suolo e ispirare cambiamenti politici a lungo termine per la salute di questo nostro patrimonio comune. Durante il suo viaggio, Sadhguru ha incontrato politici, esperti, influencer e centinaia di migliaia di persone. La risposta è stata clamorosa. 8 nazioni hanno siglato protocolli d’intesa con Save soil e un totale di 81 Paesi hanno espresso il loro sostegno al nostro progetto.

Progetti futuri?

Senza creare consapevolezza, non avremmo ottenuto l’attenzione dei governi di tutto il mondo. Ora che questo primo traguardo è stato raggiunto, il lavoro cambia natura. Sadhguru sta attualmente viaggiando in più di 20 nazioni per assicurarsi che si passi alla fase successiva: quella operativa. L’obiettivo è che entro 12-18 mesi la maggior parte delle nazioni inizino ad avviare politiche concrete di rigenerazione del suolo. Conscious Planet – Save Soil sta anche creando un gruppo di 25-30 ricercatori che saranno impegnati a seguire i Paesi più piccoli perché la rigenerazione del suolo entri a fare parte della loro agenda politica.

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