Kering è l’azienda più sostenibile al mondo nel segmento Textiles, Apparel & Luxury Goods del Global 100 Index 2019. La classifica stilata dalla rivista Corporate Knights sulla base delle performance a lungo termine sul piano economico, ambientale e sociale vede primeggiare il gruppo francese guidato da François-Henri Pinault. Le attività di Kering sono state sottoposte a una valutazione basata su 21 indicatori, tra cui gestione delle risorse, gestione del personale, gestione finanziaria, clean revenue e performance dei fornitori. Tra i migliori risultati ottenuti spicca quello legato alla clean revenue, per cui Kering ha riportato il punteggio più alto, volto a misurare la percentuale di ricavi derivanti da prodotti o servizi che apportano benefici ambientali o sociali ben definiti. Accanto al primato ottenuto nella categoria Textiles, Appareal & Luxury Goods, che rappresenta una conferma dopo il primo posto dell’anno scorso, il gruppo francese del lusso ha brillato anche nella graduatoria complessiva aggiudicandosi il secondo posto. “Siamo onorati del secondo posto nella classifica generale, non solo perché testimonia il nostro impegno pluriennale per integrare le best practice per la sostenibilità nei processi aziendali, ma anche perché rappresenta la conferma che il successo economico e finanziario non può essere disgiunto da traguardi così importanti sotto il profilo sociale e ambientale – ha dichiarato Marie-Claire Daveu, Chief Sustainability Officer e Responsabile affari istituzionali Kering -. Siamo anche orgogliosi del riconoscimento di azienda più sostenibile del segmento Textiles, Apparel & Luxury Goods che ci è stato conferito da un barometro della sostenibilità corporate come il Global 100 Index di Corporate Knights”. Il ranking è basato sull’analisi di circa 7.500 aziende con fatturati superiori a 1 miliardo di dollari. Davanti a Kering si è piazzata la bioscience company danese Chr. Hansen. Al terzo posto l’azienda petrolifera finlandese Neste Corporation.
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