Esame passato con successo. Dopo le verifiche sulla conformità ai parametri richiesti, il distretto conciario toscano può ufficialmente annunciare il rinnovo dell’EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). Lo strumento è promosso dall’UE “per incentivare le migliori strategie e pratiche in tema di responsabilità ambientale, condivise da pubblico e privato”. È rilasciato dal Ministero dell’Ambiente attraverso ISPRA (Comitato Ecolabel Ecoaudit, sez. EMAS Italia). I lavori per il mantenimento dell’EMAS nel Distretto del Cuoio sono stati coordinati da un comitato promotore affiancato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Ne hanno fatto parte Associazione Conciatori, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e i Comuni di Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Fucecchio e San Miniato. Il rinnovo ha validità triennale e scadrà nel 2025.
La conformità EMAS
Per ottenere la conformità EMAS, aziende private e istituzioni pubbliche devono rispettare alcuni parametri nell’ambito di una piattaforma condivisa di buone pratiche che si pone obiettivi precisi. Per esempio: razionalizzazione dei costi energetici e economizzazione dei processi produttivi. Ma anche l’uso di tecnologie utili a contenere l’impatto sull’ambiente e gli investimenti per agevolare la sostenibilità delle attività industriali.
LCA di distretto
“La conferma dell’EMAS per il distretto conciario – spiega in una nota Tiberio Daddi dell’Istituto Superiore Management Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – è avvenuta a seguito della conduzione di una LCA di distretto”. Si tratta di uno “strumento innovativo che pochi distretti hanno applicato. La LCA (Life Cycle Assessment, ndr) ha avuto l’obiettivo di calcolare l’impronta ambientale di un metro quadro di pelle finita fornendo un utile benchmark per le concerie che sempre più numerose stanno adottando questo tipo di studi per valutare la sostenibilità dei loro prodotti”.
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