EFI, la moda etica in cerca di collaborazioni a Lineapelle

EFI, la moda etica in cerca di collaborazioni a Lineapelle

Una vetrina internazionale per la moda etica. A Lineapelle 104 (17-19 settembre) è tornato ad esporre i suoi progetti tra gli stand di Fieramilano Rho il programma delle Nazioni Unite EFI – Ethical Fashion Initiative. Dopo l’esperienza in fiera nell’edizione di febbraio 2023, EFI ha presentato le sue iniziative in uno stand ampliato, esponendo nuovi materiali e con la possibilità di vedere all’opera alcune artigiane africane che hanno dato dimostrazione pratica del valore delle loro capacità manuali.

La collaborazione tra EFI e UNIC

EFI è promosso ITC – International Trade Centre. Si tratta dell’agenzia multilaterale che opera con un mandato congiunto di WTO (World Trade Organization) e ONU attraverso la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo. Il programma di moda etica collabora con le principali agenzie ONU per la sostenibilità ambientale e sociale dell’industria della moda. Ha, poi, attivato un rapporto stretto con CNMI – Camera della Moda Italiana, mentre ha avviato una partnership con UNIC – Concerie Italiane. L’associazione è coinvolta nelle attività che EFI-ITC sta sviluppando in Africa lungo varie direttrici: sostenibilità e innovazione, partenariato per lo sviluppo di reti di collaborazione industriale, educazione e formazione in materia di sostenibilità.

 

La moda etica a Lineapelle

La presenza di EFI a Lineapelle ha l’obiettivo di trovare nuove collaborazioni. “Il target del programma The Ethical Fashion Initiative sono i brand internazionali della moda. Quelli che vengono coinvolti in una catena di fornitura manifatturiera che produce in Africa attraverso una filiera controllata – spiega Lineapelle in una nota stampa – composta da imprese sociali che danno lavoro a donne e giovani provenienti da condizioni di marginalità. Applicando così interamente la legge internazionale sul lavoro e tutti i criteri di sostenibilità ambientale e sociale”. Per l’ente fieristico ETI rappresenta “un esempio di responsabilità sociale nell’ambito della cooperazione internazionale”.

La storia di ETI

L’Ethical Fashion Initiative è nata nel 2009 e collega le comunità artigiane in luoghi difficili e remoti con marchi di lifestyle globali. Funziona attraverso una rete di imprese sociali e poli produttivi e consente ad artigiani e microproduttori nelle economie emergenti di entrare in contatto con marchi internazionali della moda, degli interni, della cultura e delle arti. Dal suo anno di nascita, EFI ha lavorato con migliaia di designer, artigiani e imprenditori e con decine di marchi e istituzioni globali nel settore della moda e altre industrie creative. E ha operato direttamente in più di 18 paesi. Quali? Afghanistan, Costa d’Avorio, Haiti e Tagikistan, per fare qualche esempio. (mvg)

 

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