Cotance, che ha promosso il progetto dal 2022, e i partner che vi hanno aderito possono esultare. Il Leather Traceability Cluster, che si è riunito a Lineapelle 104 (in foto), è vicino all’obiettivo: l’accordo (e la successiva verifica) sui requisiti essenziali e sui mezzi di verifica per risalire all’origine della pelle può arrivare entro la fine del 2024. Dopo sarà sottoposto al processo di standardizzazione di CEN (Comitato Europeo di Normazione). Un risultato di assoluto valore nella prospettiva dell’applicazione del regolamento EUDR (che riguarda le bovine) e non solo: è prezioso per la tracciabilità della filiera di tutte le tipologie di pelle.
LTC è vicino all’obiettivo
Al successo del Leather Traceability Cluster ha collaborato l’istituto di certificazione ICEC con LWG, Oeko-Tex e SLF. Insieme hanno sviluppato uno standard comune che armonizza i requisiti di tracciabilità fino al luogo di nascita del capo animale, “così da favorire il riconoscimento reciproco degli schemi di tracciabilità – vanta Cotance, l’associazione europea della concia, in una nota – senza la necessità di ripetere le ispezioni (con i relativi costi improduttivi)”. La bontà del Leather Traceability Cluster, che interviene in un ambito delicatissimo per il mercato della pelle, trova maggiore forza grazie al coinvolgimento di stakeholder, associazioni e organizzazioni non governative.
In foto da sinistra Sabrina Frontini (direttore ICEC), Carolin Franitza (stakeholder manager Oeko-Tex), Gustavo Gonzalez-Quijano (segretario generale di Cotance), Deborah Taylor (managing director di Sustainable Leather Foundation) e Christina Trautmann (director of sustainability di LWG) con una collega
Leggi anche:
- Quijano (Cotance): “L’UE non ascolta le ragioni della pelle”
- Su La Conceria i rischi dell’EUDR a tre mesi dall’applicazione
- ICEC aggiorna gli schemi di tracciabilità pure in vista dell’EUDR
- L’incontro a Milano del Leather Traceability Cluster di Cotance
- Il tavolo di Cotance sulla tracciabilità con i certificatori