Che cosa significa sostenibilità nella filiera pelle? UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) e Gucci lo spiegano alla prossima generazione di designer. È infatti partita la prima fase formativa del progetto per la sostenibilità della moda e della sua supply chain “Exploring Italian Leather Sustainability”, avviato dall’associazione e dalla griffe fiorentina in collaborazione con l’Accademia Costume & Moda di Roma. L’iniziativa (presentata durante Lineapelle) ha preso il via l’11 ottobre con gli interventi di Fabiana Orlandi (UNIC-Lineapelle) e Alfredo Guerra della Conceria Russo di Casandrino, azienda portata ad esempio come case history per la promozione della sostenibilità. “Abbiamo cercato di incentivare i ragazzi a usare un senso critico sul tema sostenibilità, a documentarsi e non fermarsi alle risposte più comuni e ai preconcetti”, ha raccontato Orlandi, testimoniando un grande interessamento degli studenti soprattutto sulla tracciabilità dei materiali e sul welfare animale. Il secondo giorno i temi della sostenibilità applicabili al mondo della pelle (terminologia, etichettature, certificazioni volontarie) sono stati affrontati da Sabrina Frontini, direttore ICEC (Istituto di Certificazione per l’Area Pelle). A seguire è intervenuta Rossella Ravagli, Corporate Sustainability & Responsable Department di Gucci. Il progetto proseguirà con visite nelle aziende, workshop formativi ed infine con la realizzazione di una capsule collection su un brief della maison del gruppo Kering, utilizzando esclusivamente materiali delle concerie che aderiscono al manifesto sulla sostenibilità di UNIC. (foto da profilo Instagram di Accademia Costume & Moda)
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