Un distretto unito e connesso in cui tutti gli attori coinvolti sono orientati alla sostenibilità. È questa l’immagine della filiera della concia di Arzignano emersa durante GreenWeek, la settimana dedicata alla green economy che ha coinvolto 29 “Fabbriche della sostenibilità” in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia, tra cui 6 aziende del distretto vicentino della pelle. La settimana di scoperta e confronto si è conclusa sabato scorso con una 3 giorni di dibattito a Trento in cui imprenditori, operatori ed esperti hanno discusso di sviluppo sostenibile. Uno dei focus più importanti ha riguardato il tema “Dalla filiera dell’umido alle materie nobili: un caso di economia circolare“, su cui si sono confrontati Giacomo Zorzi di UNIC – Concerie Italiane, il presidente Ilsa Paolo Girelli, l’amministratore delegato GSC Group Claudio Bortolati e Guido Zilli per Gruppo Dani i quali hanno presentato il modello vicentino a conclusione della seconda edizione di Arzignano Green Land. Conceria Laba, Gruppo Dani, Gsc Group, Ilsa, Medio Chiampo e Officine di Cartigliano sono infatti le sei aziende che quest’anno hanno aperto le proprie porte a studenti universitari e ricercatori per far conoscere l’impegno delle diverse imprese della filiera sul tema della sostenibilità e il forte legame esistente tra gli operatori dei diversi settori per lo sviluppo di un modello di economia circolare raccogliendo un ampio consenso e riuscendo a scardinare alcuni vecchi pregiudizi.
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