La pelle e il suo processo sono intrinsecamente disruptive: perché sono circolari per definizione. E per sottolineare, valorizzare e (soprattutto) raccontare questo carattere genetico del “materiale pelle” Lineapelle ha allestito un’area ad hoc. Si chiama The Leather (re)cycling Exhibition e si presenta come un incubatore educativo e narrativo della circolarità conciaria. In fiera, si trova al pad. 14, in stretta prossimità di Lineapelle Innovation Square.
Win-win
A Lineapelle 96, lo scorso febbraio Marco Valli di Confindustria (citando dati del rapporto GreenItaly 2018 di Symbola) parlò di quello conciario come di “un processo che si configura intrinsecamente win-win perché la produzione avviene riducendo i rifiuti conferiti in discarica, utilizzando meno combustibile e quindi generando meno emissioni”. The Leather (re)cycling Exhibition, durante i tre giorni di Lineapelle, dimostrerà in modo “filologicamente corretto” questa considerazione.
L’allestimento
Nella zona “d’ingresso”, The Leather (re)cycling Exhibition propone l’analisi progressiva per fasi del processo. In conceria entra un rifiuto e ne esce un prodotto i cui scarti, insieme all’acqua necessaria, dopo gli opportuni trattamenti, ritrovano nuova vita e nuovo utilizzo in natura. Secondo step: sono esposti gli scarti conciari destinati a recupero e riuso, dalle rasature alle acque di conceria. Terzo e ultimo passaggio espositivo: i prodotti ottenuti dalla “rinascita” degli scarti. Fertilizzanti agricoli, inerti per l’edilizia, gelatine, collagene.
Sette espositori sette
Sette sono i protagonisti di The Leather (Re)Cycling Exhibition, che sarà presentato ufficialmente domani alle 15, con un breve seminario:
– Consorzio Aquarno (Santa Croce sull’Arno, Pisa)
Impianto centralizzato per la depurazione delle acque civili e industriali, trattamento e recupero fanghi, riciclo del cromo.
– Consorzio Cuoiodepur (San Romano/San Miniato, Pisa)
Impianto centralizzato per la depurazione di acque civili e industriali, trattamento e recupero fanghi per la produzione di fertilizzanti.
– Consorzio SGS (Santa Croce sull’Arno, Pisa)
Impianto per la produzione di concimi organici e biostimolanti attraverso il trattamento di sottoprodotti derivanti dalla produzione di pelli.
– Dal Maso Group (Arzignano, Vicenza)
Azienda attiva nel recupero dei rifiuti conciari ed in particolare per il trattamento del sale di conservazione delle pelli.
– Officine di Cartigliano (Cartigliano, Vicenza)
Progettazione e realizzazione di macchinari per conceria ed essiccatori per il trattamento dei fanghi da depurazione.
– Po.Te.Co. (Santa Croce sull’Arno, Pisa)
Polo Tecnologico Conciario: laboratorio prove fisiche e chimiche, attività di ricerca, formazione, innovazione e trasferimento tecnologico.
– SICIT Group (Arzignano, Vicenza)
Opera nel mercato mondiale dei biostimolanti per l’agricoltura e ritardanti per l’industria del gesso, con il recupero di carniccio dell’industria conciaria.