Siamo in Cina. Precisamente a Humen, nella città di Dongguan, a sua volta facente parte della provincia del Guangdong. Siamo qui perché da oggi (16 novembre) fino a sabato 18 novembre andrà in scena la Global Apparel Conference 2023 (GAC). È, come si legge in una nota di Confindustria Moda, “il primo evento ufficiale per il settore voluto dal governo cinese dopo il periodo post pandemico”. Un convegno massimalista (per temi e numero di speaker) che lancia una call to action molto ambiziosa: “Together for a shared future”. Gli orizzonti che apre, dunque, sono quasi sconfinati e, al loro interno, visto che il tema portante è quello green, non poteva e non doveva mancare uno spazio durante il quale riflettere e parlare di pelle. A farlo ci penserà UNIC – Concerie Italiane, sabato 18. La partecipazione italiana, inoltre, sarà rafforzata da un ulteriore intervento, proposto da AIP (Associazione Italiana Pellicceria).
Il dovere di parlare di pelle
L’intervento di Giacomo Zorzi di UNIC ha un titolo fin troppo generico: La sostenibilità della filiera pelle. Ma avrà uno sviluppo molto attualizzato e focalizzato sui “driver principali dai quali non vogliamo prescindere per mantenere il prestigio della pelle italiana”. Sarà, dunque, un intervento che cercherà di andare oltre la solita narrativa difensiva sulla pelle, raccontandone la carica costantemente innovativa e la capacità strutturale di gestire il cambiamento dal punto di vista congiunturale. Ma, soprattutto, sarà l’occasione per dimostrare come la pelle italiana sia espressione di un settore circolare al 110%.
La Global Apparel Conference
“Nel primo semestre 2023 l’export verso la Cina dell’industria della Moda e dell’Accessorio è cresciuto del +14,9% rispetto al primo semestre 2022 – scrive Confindustria Moda-, superando nei sei mesi il valore di 2 miliardi di euro. In questo contesto risulta particolarmente strategica la partecipazione di Confindustria Moda (rappresentata da Riccardo Braccialini, vicepresidente di Assopellettieri) e di 2 associazioni della Federazione, AIP e UNIC, alla Global Apparel Conference 2023”. Lo scopo “è quello di potenziare le sinergie fra i Paesi, per studiare nuove strategie e nuove alleanze che consentano sviluppi sul tema dell’eco-sostenibilità del prodotto e della materia prima”. Su questo tema verterà anche la relazione di AIP, dal titolo “Change – do something great, con un focus sulla fiera quale strumento di internazionalizzazione e di scambio fra aziende che costruiscono il futuro”.
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