Il primo episodio è sull’industria a monte di quella conciaria: la zootecnia. Per questo “Rewind”, la docuserie sulla sostenibilità della filiera statunitense prodotta nell’ambito della campagna “Real Leather Stay Different”, inizia dal “farming”. Perché se c’è bisogno (e ce n’è bisogno) di chiarire le idee del grande pubblico sull’impatto ambientale dell’industria della moda, argomento dove molti (specie detrattori della pelle e della concia) mestano nel torbido, è bene mettere i puntini su tutte le i del discorso. A partire dall’attività economica, l’allevamento, di cui i bottali raccolgono un sottoprodotto. E che a sua volta è impegnata nel proprio percorso per la sostenibilità.
In una docuserie la sostenibilità
L’obiettivo, dicevamo, è fornire al pubblico gli strumenti per valutare le dinamiche lungo le filiere della carne e della pelle. Così da essere consumatori consapevoli (e non plagiabili dalla retorica di chi sulla zootecnia e sulla concia sparge solo fiele). Nel primo episodio intervengono, tra gli altri, Mauricio Bauer (senior director beef & leather supply chain di WWF), Stephen Sothmann (presidente di LHCA) e Frank Mitloehner (dipartimento di Scienze Animali dell’Università della California). Il secondo episodio della docuserie sposterà il focus a valle e si chiamerà “Fashion”.
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