Il passo è di quelli che alzano l’asticella e dimostrano, una volta di più, che l’impegno della conceria italiana nell’affrontare e gestire a 360° il tema e l’esigenza della sostenibilità è ben più che concreto: è una scelta strategica e, per certi versi, culturale. UNIC, l’Unione Nazionale Industria Conciaria, infatti, è entrata ufficialmente in ZDHC (Zero Discharge of Hazardous), fondazione internazionale creata nel 2011 e impegnata nell’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dalla produzione tessile e dalla calzatura. Deadline della sua mission: 1° gennaio 2020. UNIC, in una nota, definisce la scelta “molto significativa per un’industria leader sia a livello europeo che mondiale, da sempre impegnata nell’attenta gestione della sicurezza del prodotto e della tutela ambientale”. Un impegno “documentato dal Rapporto di Sostenibilità del 2003, e che ha già raggiunto notevoli traguardi, riducendo del 40% l’utilizzo di solventi e depurando per oltre il 98% le proprie acque di scarico”. L’adesione a ZDHC, per UNIC, si configura quindi “come un’ulteriore testimonianza dell’impegno del settore verso il completo raggiungimento degli obiettivi della sostenibilità”. (lf)
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