Dite a chi pensa di essere green perché non compra prodotti in pelle che si sbaglia di grosso. Nel mondo, fino a 134 milioni di pelli all’anno finiscono nelle discariche dove marciscono naturalmente. Un processo che genera l’emissione di oltre 40 milioni di tonnellate di CO2, ovvero quanto 8,7 milioni di auto ogni anno. Sono alcuni dati elaborati dall’associazione statunitense Leather and Hide Council of America (LHCA), che ribadisce a chi pensa il contrario che la concia è parte della soluzione nella lotta contro il cambiamento climatico.
Colpa della propaganda veg
Se non ci pensa la concia a recuperare le pelli degli animali allevati per il consumo alimentare, queste finiscono in discarica. Provocando l’emissione di GHG, gas ad effetto serra. Così è e i teorici di area veg che dicono il contrario, mentono. Con i ritmi di produzione di una zootecnia globale che alleva oltre 1,5 miliardi di capi bovini, l’industria conciaria potrebbe lavorare 334 milioni di pelli l’anno. Ma a forza di demonizzare la pelle con fake news, come quella che l’animale si alleva per la pelle e non per la carne, i veg sono riusciti a deprimere la domanda di pelli finte dirottare un numero crescente di pelli in discarica. LHCA stima che il 30% delle pelli in India finisca nelle discariche. Negli USA si è passati dal 7% nel 2023 al 15% nel 2024. Complessivamente si spreca fino al 40% di tutte le pelli bovine, pari a 134 milioni di pelli all’anno (fonte World Footwear).
Facciamo due calcoli
Utilizzando il calcolatore di impatto ReFED, LHCA ha scoperto che una tonnellata di pelli in una discarica genera oltre 13 tonnellate di CO2. Per cui, a livello globale, le pelli che vanno in discarica generano oltre 40 milioni di tonnellate di CO2, aggravando la situazione climatica. Quaranta milioni equivalgono alle emissioni annue di 8,7 milioni di auto, oppure alla CO2 assorbita da 660 milioni di alberi in 10 anni. Ed è paragonabile all’alimentazione di 5 milioni di abitazioni per un anno (fonte APLF). Non solo. Se venissero recuperati tutte le 334 milioni di pelli prodotte annualmente nel mondo, immagazzinando la CO2 nel cuoio, potremmo evitare l’emissione di circa 100 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, generando così solo 13,3 milioni di tonnellate. Per il calcolo, fa sapere LHCA, è stato utilizzando il valore medio Eco2L/GreenDeal per la pelle bovina. E per finire, nell’industria del fashion, la pelle potrebbe sostituire fino a 3 miliardi di metri quadrati di materiali derivati da combustibili fossili, con un altro notevole beneficio per il clima. (mv)
Foto generata con Shutterstock AI
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