Lo definiscono come “un software che consente miglioramenti di processo su base scientifica per l’industria conciaria”. E già qui, facendo la somma dei fattori di questa dichiarazione”, il livello di interesse si alza. Quel “su base scientifica”, soprattutto, coglie nel segno, vista la necessità trasversale esibita dalla manifattura della moda e del lusso di poter disporre di strumenti di misurazione certi, condivisi, certificati. A maggior ragione considerando che sotto i riflettori c’è un software che porta di nome di LCA Simulator. Lo firma SPIN360, società di consulenza specializzata nella sostenibilità delle filiere del lusso. Lo certifica ICEC, l’Istituto di Certificazione di riferimento per l’area pelle.
Lo certifica ICEC
“L’efficacia dei contenuti del simulatore – si legge in una nota – sarà valutata da ICEC con riferimento ai principali requisiti inclusi nelle norme ISO 14040, ISO 14044 e nella PEFCR europea per la pelle”. L’LCA Simulator “consente ai tecnici delle concerie di lavorare su un miglioramento graduale dell’efficienza del processo per la riduzione dell’impatto ambientale della lavorazione della pelle”. Quindi, consente un “conseguente risparmio immediato dei costi dei processi in bottale. I tecnici sono in grado di analizzare scientificamente le prestazioni dei processi, formulare ipotesi di miglioramento, testare le loro idee e convalidare i risultati”.
L’LCA Simulator per la concia
“La necessità di fornire ai nostri clienti numeri e dati affidabili al 100% – dice Federico Brugnoli, CEO di SPIN360 -, per guidare la loro roadmap verso la riduzione dell’impronta ambientale, ci ha portato a sviluppare questo progetto”. Si tratta di “uno strumento in fase di certificazione, per miglioramenti effettivi verso la sostenibilità e il risparmio sui costi. La scelta di ICEC come ente certificatore è molto naturale, vista la loro esperienza di lungo tempo, l’estrema competenza e la serietà”.
Numeri e dati affidabili al 100%
“Come Istituto di riferimento da oltre 25 anni nel settore della pelle – commenta Sabrina Frontini, direttore ICEC – abbiamo la responsabilità di garantire che i nostri partner forniscano ai loro clienti dati affidabili e verificabili. Per questo siamo entusiasti di unire le forze in questo accordo che sarà di grande supporto per la filiera”.
Il contributo di Italprogetti
Lo strumento “sarà disponibile per il mercato in versione stand-alone con contratto SaaS (Software as a Service)”. Ma sarà anche “integrato nell’innovativo Smart Drum, un bottale prodotto da Italprogetti con sensori intelligenti collegati alle unità di elaborazione. La versione integrata consentirà un approccio scientifico alla concia, consentendo di ottenere in tempo reale dati di processo e di consumo di energia e risorse”. “Lo studio, la progettazione, la costruzione e infine la messa in servizio di questa nuova macchina sono il risultato di 3 anni di lavoro – conclude Mario Serrini, presidente di Italprogetti -. Questo modo di lavorare rappresenta il futuro per le concerie e da parte nostra forniamo uno strumento, una bussola, per aiutare i nostri clienti ad affrontare le nuove sfide del mercato”.
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