Ritornano, come ogni settimana, gli aggiornamenti tecnici e scientifici della Leather Update di SSIP, alias la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti. Un’edizione particolare, perché punta la sua attenzione, soprattutto, su due ambiti ben precisi: normazione e tecnologia.
Normazione e tecnologia
“Il 7 aprile scorso è stata pubblicata la nuova versione della norma UNI 11427:2022 Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale”. La norma “specifica i requisiti minimi ambientali del processo produttivo”. Nonché “i requisiti minimi di prodotto che devono essere soddisfatti da un cuoio per poter essere denominato a ridotto impatto ambientale, o cuoio ecologico, ecopelle e similari”. Inoltre, “regola l’utilizzo del termine cuoio a ridotto impatto ambientale, o cuoio ecologico, ecopelle e similari”. Lo standard è già certificabile con ICEC, l’Istituto di certificazione per l’area pelle, e in questa nuova versione introduce importanti revisioni. Le quali, ricorda SSIP, “la rendono ancor più uno strumento agile e ben applicabile allo specifico contesto conciario”. Obiettivo: “Definire prodotti e processi maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale”.
L’upgrading delle macchine
Il secondo tema forte dell’ultima Leather Uodate di SSIP è la tecnologia conciaria, intesa soprattutto come occasione evolutiva. Di quel che, dunque, può essere definito un Upgrading di macchinari per il settore Leather nell’industria 4.0, scrive Massimo Merenda, CEO di HWA. In altre parole, lo spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria specializzato in soluzioni IoT (Internet of Things) e innovative ad ampio raggio. Il suo intervento lo potete leggere cliccando qui.
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