Oltre 26.000 lettori per lo studio di FILK: la verità sulla pelle

Oltre 26.000 lettori per l’articolo di FILK: la verità sulla pelle

Dall’11 febbraio 2021, quando l’articolo è comparso sulla rivista scientifica MDPI Coatings, a oggi oltre 26.000 lettori hanno consultato lo studio condotto dall’Istituto FILK di Friburgo. E hanno così compreso la vera distanza, qualitativa e prestazionale, tra la pelle e i materiali alternativi, sia i tradizionali tessuti plastici che i più recenti prodotti “vegani”. Un risultato di pubblico lusinghiero, che si accompagna a 25 citazioni sulla stessa piattaforma MDPI e alle 37 censite da Google Scholar. “Nel 2021, quando abbiamo sottoposto l’articolo alla testata, non ci aspettavamo un tale exploit – commenta Michael Meyer, direttore scientifico di FILK e primo firmatario della ricerca –. Era l’argomento giusto al momento giusto”.

 

 

La verità sulla pelle

Oggi la cortina di fumo intorno alle alternative della pelle si è diradata. O meglio: si sta diradando. Ma tornando con la mente all’autunno del 2020, si ricorderà che i produttori di materiali veg avevano (dal punto di vista mediatico) il vento in poppa: presentavano i propri prodotti come della stessa qualità della pelle, ma al contrario di questa (a loro dire) etici e sostenibili. Grazie alla pubblicazione di FILK si è per la prima volta appurato in maniera scientifica che, invece, i materiali vegani non sono all’altezza della pelle dal punto di vista prestazionale. Mentre la loro composizione, a proposito di naturalezza, è prevalentemente plastica. Elemento, questo, di recente corroborato dallo studio di Ars Tinctoria.

Programmi futuri

“Dalla pubblicazione ci hanno contattato per maggiori informazioni o consulenze giornalisti di moda, brand e produttori – continua Meyer –. Sono persuaso che abbiano decisamente aiutato il pubblico a caprine di più sulla pelle”. Proprio sulla scorta del successo della prima pubblicazione, MDPI mette a disposizione lo spazio per un nuovo articolo: su che cosa verterà? “Ho in programma, insieme ad Ars Tinctoria e Autenticae, di realizzare un lavoro completo sui materiali – risponde Meyer – e forse di farne uno nuovo comparativo”.

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×