Diventerà la volumetria più grande di Aquarno, con una capienza di circa 24.000 metri cubi. Sarà operativa “entro il primo trimestre 2018”. Questo quanto annunciano dal Consorzio Depuratore, ente proprietario dell’impianto di depurazione di Santa Croce sull’Arno. “Si tratta di una nuova grande vasca – spiega il direttore di Aquarno, Nicola Andreanini – già inserita nel progetto di ampliamento connesso al Tubone e opportunamente strutturata per lo stoccaggio delle acque meteoriche e la gestione dell’impatto dei fenomeni atmosferici più violenti”. Il costo complessivo per la nuova volumetria è di 3,5 milioni di euro, cofinanziato nell’Accordo di Programma del Ministero dell’Ambiente. Quest’intervento rappresenta un ulteriore tassello nell’avanzamento del Tubone, maxiprogetto che (si prevede) sarà completato entro i prossimi 4 anni e coinvolgerà 42 Comuni. “L’opera – commenta il presidente del Consorzio Depuratore, Silvia Rigatti – si inserisce nel contesto delle strategie ecocompatibili sostenute nel distretto, i cui benefici ricadono complessivamente sull’intera collettività. Obiettivo delle nostre politiche per la depurazione è anche quello di ottimizzare il trattamento delle acque con la progressiva riduzione delle tariffe per le aziende allacciate al depuratore di Santa Croce”. (mvg)
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