“Sento parlare sempre più di green economy e sostenibilità. Ma la nostra azienda è nata nel 1960. Vale a dire che noi recuperiamo i rifiuti dell’industria conciaria per non bruciarli, consumarli e portarli in discarica già da 60 anni“. Oltre mezzo secolo fa, quando SICIT ha iniziato la sua attività, chi la guardava da fuori probabilmente non capiva a pieno la portata dell’innovazione introdotta nel sistema dal suo modello di recupero degli scarti di lavorazione. Oggi il mondo è cambiato e, come ha sottolineato il managing director della società di Arzignano (Vicenza) Massimo Neresini, SICIT rappresenta, allo stesso tempo, un’eccellenza del presente nel suo settore e un punto di riferimento nel campo dell’economia circolare.
Uno sguardo dal palco
Neresini e SICIT sono stati tra i protagonisti del convegno “La sfida della sostenibilità – Le opportunità dell’economia circolare” organizzato da UniCredit e svoltosi il 23 ottobre a Verona. “Noi ricicliamo i rifiuti dell’industria conciaria sfruttando alcune loro caratteristiche. Come la presenza di collagene, trasformandoli in qualcosa di alto valore aggiunto e in grado di generare benessere” ha sottolineato il manager. Grazie al lavoro di SICIT il distretto di Arzignano è riuscito a chiudere il cerchio. I costi di smaltimento degli scarti risultano ridotti in maniera estrema. Il residuo di un processo di lavorazione è divenuto la materia prima di un’altra industria. La quale, a sua volta produce biostimolanti per far crescere le piante che vanno poi a nutrire gli animali. Un modello che fa bene alla moda, come testimonia anche il Green Carpet Fashion Award, ricevuto a Milano non più tardi di un mese fa. (art)
SICIT è stata protagonista, a Lineapelle 97, di The Leather (re)cycling Exhibition: clicca qui per scoprire tutto di questo progetto e vedere le videointerviste a tutti i partecipanti