Sulla sostenibilità insistono le griffe del lusso e non solo. Ne è una riprova la scelta di Geox di rafforzare il progetto New Do, ovvero New way of Doing things. L’azienda di Montebelluna, che nel primo trimestre 2016 ha registrato 294,3 milioni di euro (+4,7% rispetto ai primi tre mesi del 2015), dopo l’uomo, ha esteso il progetto anche alla collezione femminile e all’abbigliamento. Obiettivo: ridurre al massimo il numero di materiali utilizzati per la realizzazione di calzature e capispalla. La scarpa viene realizzata con il 20% di pezzi in meno rispetto allo standard. La tomaia viene tagliata su pellami metal-free, mentre la suola è riciclabile. (mv)
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