Prima la presentazione durante l’ultima edizione di Lineapelle, a Milano. Poi, a metà ottobre, l’avvio della prima fase formativa, in aula. Poi, lo scorso 5 dicembre, l’ingresso in conceria. Procede a passo spedito e secondo programma il progetto “Exploring Italian Leather Sustainability” avviato dai conciatori italiani rappresentati da UNIC insieme a Gucci e in collaborazione con l’Accademia Costume & Moda di Roma. Obiettivo: spiegare alla prossima generazione di designer “cosa significa la sostenibilità nella filiera pelle”. Ma, anche e soprattutto, in che modo le concerie italiane sono concretamente impegnate in pratiche sostenibili. Un obiettivo, quest’ultimo, che il progetto vuole raggiungere portando gli studenti direttamente tra i bottali, alla scoperta dell’eccellenza della pelle italiana. La prima “esplorazione” si è svolta lo scorso 5 dicembre, presso la conceria Russo di Casandrino (nella foto). Ad essa ne seguiranno altre, fino ad arrivare alla realizzazione di una capsule collection su un brief della maison del gruppo Kering, utilizzando esclusivamente materiali delle concerie che aderiscono al manifesto sulla sostenibilità di UNIC. Dopo la visita in conceria, il 6 dicembre, dicono da Russo di Casandrino, “abbiamo avuto il piacere di accompagnare gli studenti presso il Museo del Vero e del Falso di Napoli al fine di condividere anche con loro la cultura della legalità contro i fenomeni della concorrenza sleale e della contraffazione volta a preservare e valorizzare le produzioni manifatturiere italiane”.
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