Nuovo impegno “green” per la concia toscana. Ieri Regione, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e Rea Impianti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. Obiettivo: coinvolgere tutte le imprese del distretto per gestire in maniera omogenea lo smaltimento della maggior parte dei rifiuti così da prevenire ed evitare situazioni di emergenza nel distretto del cuoio.
I punti dell’accordo
Con la firma del documento il Consorzio Conciatori di Ponte a Egola (nella foto, il momento della firma) si è impegnato a realizzare opere per circa 30 milioni di euro. In particolare, il consorzio costruirà nell’arco dei prossimi 3 anni un impianto di cogenerazione con utilizzo di gas metano di rete presso l’impianto del Consorzio Cuoiodepur. L’energia elettrica prodotta dal cogeneratore sarà totalmente utilizzata dall’impianto, mentre l’energia termica potrà essere in parte impiegata in sito ed in parte immessa nella rete di teleriscaldamento. Ma non solo. Il consorzio realizzerà un impianto di teleriscaldamento (costituito da centrale di produzione e rete di distribuzione) all’interno dell’area industriale di Ponte a Egola in grado di alimentare una parte delle concerie localizzate nell’area e un impianto di digestione/codigestione anaerobica, alimentato sia con i fanghi conciari prodotti dal trattamento delle acque reflue che con matrici di scarto della lavorazione conciaria, per ottenere biogas e/o biometano.
L’impegno della Regione
Da parte sua, invece, la Regione Toscana si assume l’impegno di assicurare una rapida conclusione – qualunque ne sia l’esito – dei procedimenti amministrativi necessari per la realizzazione degli impianti, nel rispetto della normativa vigente. La Regione valuterà la possibilità di forme di cofinanziamento, mano a mano che queste si renderanno disponibili. I rifiuti del Consorzio Conciatori che non potranno essere recuperati saranno conferiti alla discarica di Scapigliato, gestito proprio da Rea Impianti, società al 100% del Comune di Rosignano Marittimo, nel rispetto del principio di prossimità e sulla base di accordi già definitivi tra il Consorzio Conciatori e Rea Impianti. Al fine di monitorare l’andamento del Protocollo d’intesa, verrà costituito un Tavolo presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente: riunirà i rappresentanti dei soggetti firmatari e di Arpat. Si riunirà almeno ogni 2 mesi.
E gli scarti?
Riguardo al trattamento di sottoprodotti di origine conciaria attuato dal consorzio, il protocollo richiama il precedente sottoscritto a marzo 2019 con Assoconciatori che prevede la modifica della linea di lavorazione del carniccio in modo tale da recuperare la quasi totalità del grasso dal residuo solido della lavorazione ed ottenere un nuovo prodotto, vale a dire concime solido organo-fosfatico. (art)
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