Vittime dei facili placebo: “Alla sostenibilità serve razionalità”

Vittime dei facili placebo: “Alla sostenibilità serve razionalità”

“C’è un aforisma che mi piace citare: per le balene ha fatto di più il petrolio che Greenpeace”. Per capire la ragione di questa affermazione e per scoprire perché tutti, oggi, siamo vittime di facili placebo green, occorre leggere l’intervista che pubblichiamo sul numero in diffusione del mensile La Conceria. A rispondere alle nostre domande è Chicco Testa. Cofondatore, nonché ex presidente, di Legambiente. Deputato e manager d’azienda. Ed esponente di una corrente di pensiero potremmo definire del “razionalismo industriale”.

Vittime dei facili placebo
Uno degli ultimi saggi di Testa è Troppo Facile Dire No (Marsilio, 2017). “Viviamo nell’epoca delle soluzioni placebo: semplici, ma sulla cui efficacia nessuno si interroga. Come demonizzare le cannucce di plastica, esaltando quelle in bambù dalla Cina, senza chiedersi quale sia l’impatto della sola logistica”. Oppure: “Prendiamo il caso della pelliccia – continua Testa -. È comprensibile che chi ha un’etica particolare, come quella vegana, sia ostile. Ma altro è fare confusione tra che cosa serve all’ambiente e che cosa no”.

Il magazine
L’intervista a Chicco Testa, affiancata a una serie di approfondimenti sul senso attuale della parola “sostenibilità”, la trovate sul numero 1 del mensile La Conceria.
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