Viola Dalle Mese, responsabile marketing di Conceria Montebello è giovane e ha un cognome importante, due elementi che uniti al fatto di essere donna avrebbero potuto rendere il suo percorso nel settore non facile. Per farcela ha dovuto acquisire la determinatezza necessaria ad avere l’ultima parola, ma allo stesso tempo è convinta che “solo la gentilezza salverà il mondo. Non sono mai stata femminista e temo la lotta inferocita tra i sessi. Anzi, proprio tra le donne molte pensano che le donne non possano essere brave quanto gli uomini. Per me che sono giovane non è stato semplice entrare in un mondo piuttosto sessista: gli uomini sanno essere molto duri, ma io sto imparando molto. A me interessa questo, imparare, e voglio che lo rispettino. E devo dire che ho trovato sia disponibilità che maestri“.
Quali difficoltà ha incontrato?
“La donna trasmette un’idea di casa, madre, cucina. Aspetti teneri, e la tenerezza è una virtù, ma ci vuole forza per avere l’ultima parola e alzarsi in piedi davanti a tutti. Mi dicono spesso ‘eh, ma tu non sei mai stata in produzione’. È vero, magari se avessi fatto un altro percorso di studi sì, ma io ho intrapreso un’altra strada. Di certo non posso alzare quintalate di pelli, ma so riconoscere il materiale”.
C’è un valore aggiunto che le donne possono portare in questa filiera?
“In questo settore, ma non solo, la donna può portare grande umanità. E gli uomini, ho notato, apprezzano quando riesci ad ascoltare e sentono di lavorare tutti insieme: sembra un piccolo dettaglio, invece è una grandissima cosa. In generale credo che essere semplici e sinceri ripaghi. Io sono accogliente e mi è capitato più di una volta di non essere accolta proprio da altre donne”.
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