È tutta una questione di consapevolezza. Quella di essere, agli occhi dei propri clienti (fidelizzati e non) desiderabili al punto da giustificare qualsiasi provocazione creativa e, soprattutto, ogni reiterato aumento dei prezzi di vendita dei propri accessori
LA COPERTINA
Caldo, caldissimo, è stato il trend del prezzo medio all’export delle calzature dal 2010 al 2020. Una corsa al rialzo che difficilmente si fermerà
QUEST’ANNO funziona così: ogni mese La Conceria che avrete tra le mani sarà dedicata a un solo argomento. Dall’inizio alla fine. Abbiamo sperimentato questa formula nell’ultima uscita del 2021, mettendo a fuoco la (per quanto possibile) verità necessaria per non continuare, in modo funzionale a precisi interessi di marketing, a depistare il dibattito sulla pelle,...
Il salotto (insieme a una considerevole e ampia serie di complementi d’arredo), una volta tanto, ringrazia. È l’unica destinazione della pelle italiana che ha già recuperato i livelli pre-Covid
La nidification premia l’arredo, quindi il salotto, quindi (anche) la conceria italiana. Che gioca la sua partita affinando armi ormai trasversali a tutte le destinazioni di prodotto: la qualità, il servizio a più ampio raggio, l’equilibrio di prezzo, l’approccio green
Come hanno assorbito le grandi catene alberghiere l’urto della pandemia? Risponde Lanfranco Arena, titolare e amministratore di Prodital
Nicola Coropulis, CEO di Poltrona Frau ci spiega la nuova dimensione ibrida del design, l’importanza della pelle e i vantaggi di essere parte (dal 2014) del gruppo Haworth
Rinascite, terze generazioni, artigianalità e ricerca di nuovi posizionamenti nella Murgia Valley del mobile imbottito
Per alcuni brand è un passaggio inevitabile (spesso ai limiti dell’esercizio di stile), seppur contestuale a certe occasioni ed eventi. Per esempio: la kermesse milanese del Fuorisalone.
«Si possono salvare una mucca, evitando di usare la pelle, e il mondo, evitando di consumare i prodotti animali». Lo dicono in molti: ma non è vero. Le ragioni di un numero monografico
Per l’ennesima volta Stella McCartney oltraggia la pelle e chi la recupera e la trasforma. Ma la concia, da quella italiana a quella internazionale, ha alzato la voce. «Lasciaci in pace, Stella, e continua a fare le tue borse di plastica»
Fare a meno della pelle non si può. O meglio, non avrebbe senso. In un (per fortuna solo ipotetico) mondo leather-free si consegnerebbe alle discariche o agli inceneritori un sottoprodotto della zootecnia
L’auto corre a tutta velocità lungo la rotta della transizione elettrica e, per ragioni di marketing, gioca ormai in modo strutturale la carta di un’equazione senza senso. Quella che assimila il senso di “green” a quello di “veg” e millanta ragioni senza sostanza per non usare la pelle. Perché?
La pretesa vegana è che l’intero mondo smetta di mangiare carne per ragioni di salute e di sostenibilità. Ma è una pretesa senza fondamenta scientifiche. E che, anzi, comporta molti rischi
A chi fatica (ideologicamente o meno) nel ritenere quella della pelle un’attività circolare, consigliamo una visita come quella che abbiamo fatto noi ad Arzignano, all’interno dei nuovi laboratori di SICIT
Una virtualità che ha portato con sé l’ingresso di molti brand di piccole e medie dimensioni in canali di promozione e vendita digitali annusati in precedenza con una diffidenza che Covid ha contribuito ad abbattere
Serve un ponte tra l’artigianato made in Italy e il mondo: lo può offrire l’e-commerce. Se non era già chiaro prima, la pandemia lo ha dimostrato a tutti. Dialogo con Martina Capriotti, co- fondatrice di Mirta
La pandemia è stata l’occasione per premere l’acceleratore sull’e-commerce, canale sul quale non si trovava mai il tempo di investire. Ma Mara Visonà, CEO di Plinio Visonà, sa bene che il canale digitale, per essere davvero utile, va inserito in una strategia coerente di distribuzione. Altrimenti rischia di diventare dannoso
La cover story di questo numero l’abbiamo dedicata al presidente cinese Xi Jinping
Sul mercato, nelle relazioni internazionali, nei volumi produttivi, nella qualità della distribuzione. In maniera diretta o indiretta, Xi Jinping si trova a dettare le regole della partita. Seduti allo stesso tavolo ci sono i Paesi manifatturieri di tutto il mondo