La customizzazione di massa promette di liberare il processo produttivo dalla stagionalità delle collezioni e al contempo la filiera della moda dal rischio stock, fornendo al cliente una calzatura su misura. «Ora i tempi sono maturi»
LA COPERTINA
Tradizionalmente associato Alla sapienza manuale, anche il lavoro nella filiera pelle-tessile- calzatura cambia sotto l’impulso della quarta rivoluzione industriale. Un progetto europeo spiega di quali figure professionali ha bisogno il settore
Rinunciare alle pelli esotiche è un gesto responsabile? No, perché si mettono a repentaglio progetti di conservazione e in ginocchio comunità locali. “Quella di Chanel è una scelta pigra”: Daniel Natusch di IUCN spiega perché
"Sono spesso strategie di marketing, non sono motivate da mancanza di fiducia nel settore. I principali marchi e gruppi del lusso cooperano con noi per raggiungere standard sempre più alti, superiori anche ai regolamenti", dice la Fédération Française des Métiers de la Fourrure
Intervista a Karl Flowers, direttore tecnico di Authenticae: "Sintetici e pelle, però, non si possono neanche confrontare quando si parla di fine ciclo, quando i primi necessitano di un enorme quantità di tempo per essere smaltiti"
Tanto ne dicono, poco ne sanno. Ma “i giovani”, secondo Francesco Morace, acquisiranno velocemente una maggiore consapevolezza della sostenibilità. Con una serie di conseguenze da tenere presente e valutare
Dai residui di concia alla quotazione in Borsa. Il percorso di SICIT 2000 dimostra come l’industria della pelle crei valore (a 360 gradi) anche dai suoi rifiuti
Elvis & Kresse è un brand di pelletteria fondato nel Regno Unito nel 2005 con la mission di riutilizzare i materiali. Dal 2017 è partner di Burberry in un progetto che dà nuova vita agli scarti di rifilatura
Cinque anni con un ritmo di crescita straordinario. Golden Goose “è diventato un’icona” e realizza le sue sneaker a mano, in Riviera del Brenta, dove l’anno prossimo aprirà un’accademia “per insegnare un saper fare che non va perso”
La calzatura sportiva come una religione: attira schiere di nuovi adepti, ma non a tutti garantisce l’accesso in paradiso. Tra questioni di prezzo e di brand, molti proseliti italiani finiscono per produrle all’estero oppure rinunciano e soffrono
Restaura, rimette a nuovo, reinterpreta. La scarpa sportiva merita un trattamento artigianale. Il lombardo Jacopo De Carli l’ha capito per primo
Una maniera per ribaltare il punto di vista e provare a smantellare un luogo comune. La propone il Consorzio Cuoio di Toscana. “Anche la scarpa di ultima generazione ha la suola in cuoio: che sia una décolleté gioiello, una stringata da uomo o una sneaker trendy, con dettagli fluo o in pelle liscia e varianti...
Anche i suolifici, che dovrebbero godere della “rivoluzione leggera” della sneaker, si lamentano. Premiato solo il lusso: il medio è sparito oppure è asiatico
Anche chi si professa contro l’egemonia della sneaker, alla fine o le indossa o le mette in collezione. Mentre qualcuno sospetta che la corsa della sportiva stia iniziando a rallentare, proviamo a capire in che modo il suo boom ha stravolto (in modo strutturale) gli equilibri della filiera
Chiamiamola per quello che è: evoluzione della specie calzaturiera. Quella della sneaker è la rivoluzione del Terzo Millennio.