Certo, la presidente uscente Maria Vittoria Brustia può a giusta ragione rivendicare di aver guidato Assomac in anni “di sfide importanti”. Ma ora che le succede alla presidenza Mauro Bergozza (CEO di Bergi) la congiuntura chiede di trovare (e presto) soluzioni contro la crisi. Mentre il mercato dimostra diffusi segni di rallentamento, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani di macchine per conceria, calzature e pelletteria stima che nel 2024 il fatturato estero si attesterà al -6,7% su base annua. “Tra le mie priorità – ha detto Bergozza all’assemblea raccolta a Milano il 29 novembre – ci sono innovazione, identità tecnologica e associazionismo”.
Dal lockdown in poi
Brustia (in foto a sinistra) chiude il proprio mandato rivendicando di aver consolidato la base di associati, rinvigorito il calendario di eventi internazionali cui Assomac partecipa con esposizioni collettive, traghettato (a cavallo delle limitazioni del lockdown) Simac Tanning Tech nella nuova collocazione di calendario. Il 2023 ha segnato dal punto di vista dei trend di mercato l’inversione di tendenza. L’export complessivo si è attestato al +1,53%, ma i segnali di rallentamento (specie quelli dalla Cina, inchiodata al -39%) erano evidenti. Nei primi 8 mesi del 2024 la crisi a valle del mercato di articoli in pelle ha colpito, a monte, anche i fornitori di macchinari e tecnologie.
Serve una ricetta contro la crisi
Il direttore generale di Assomac, Agostino Apolito, sceglie l’inchiodatacchi sequenziale come esempio dei margini di crescita possibili sul mercato: “Una tecnologia di base che grazie alle implementazioni diventa molto più sofisticata”. Per questo Bergozza (in foto a destra) crede che siano prioritari investimenti “in ricerca, innovazione e sostenibilità: solo così potremo valorizzare appieno il Made in Italy e affrontare con successo la competizione internazionale”. Il neopresidente vuole che i produttori si muovano “in rete, rafforzando l’identità tecnologica del comparto”. Assomac intende portare la propria voce a tutti i livelli: “Continueremo a costruire alleanze strategiche – conclude Bergozza –, sia a livello nazionale che europeo”.
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