Assomac fotografa la transizione della tecnologia italiana

Assomac fotografa la transizione della tecnologia italiana

La parola chiave è chiara, ripetuta più volte, declinata in varie forme e contestualizzazioni: transizione. Tecnologica, digitale, sostenibile. Un work in progress fondamentale che deve basarsi su una processa consapevolezza: la ripartenza c’è, ma non deve riportare al passato prepandemico, ma a un nuovo futuro. Lo dice Assomac, l’associazione italiana dei produttori di tecnologia per conceria, calzatura e pelletteria, durante l’assemblea annuale svolta oggi al Palazzo delle Stelline di Milano.

La transizione della tecnologia italiana

“Oggi bisogna accettare il cambiamento”, dice la presidente Assomac Maria Vittoria Brustia (titolare dell’azienda vigevanese Brustia Alfameccanica), spiegando che il quadro congiunturale del settore sconta la necessità, complessa, di recuperare i danni causati dal 2020, “un anno, anche per noi, come per tutti, da dimenticare”. I numeri, va da sé, sono inevitabilmente negativi. Valore della produzione 2020: 440 milioni di euro contro i 620 del 2019. Export macchine per conceria -28,9%, per calzatura -40,9%, per pelletteria -43,3%. Valori che vivono una rassicurante inversione di tendenza in questo 2021. Anno che si configura, a sua volta, “come una stagione di transizione” che subisce ancora i segni della crisi. Senza dimenticare, anche stress di varia e preoccupante intensità come “l’aumento delle commodities, la scarsità di semilavorati e della componentistica, il costo di energia e trasporti”.

La transizione green

La sostenibilità è e rimane il focus, “il tema centrale nello scenario globale, troppo spesso solo riferita a problematiche di tipo ambientale”. Su questo orizzonte si inserisce l’ormai consolidato progetto Assomac della Targa Verde. In altre parole, come ci spiegò in questa intervista Mavi Brustia, “un modello di certificazione volontaria e riconosciuto da un Organismo Internazionale di Certificazione che attesta le prestazioni energetiche e l’impatto ambientale del processo produttivo impiegato”.

Il treno in corsa

E, proprio sull’orizzonte al quale la Targa Verde fa riferimento, Assomac ha svolto durante l’Assemblea una tavola rotonda alla quale ha partecipato, tra gli altri, Stefano Gelsomini, Chief Operating Officer di Conceria Pasubio. “Siamo una piccola multinazionale italiana che produce pelle per interior auto di segmento luxury”, dice. Sotto il profilo della transizione digitale e green “siamo un treno in corsa: questa transizione digitale e ambientale l’abbiamo iniziata anni fa”. Due aspetti, digital e green, che “rappresentano la stessa faccia di una medaglia. Dobbiamo sapere in real time cosa e quanto consuma un macchinario, quanto e come il suo deperimento incida su questo consumo. Dobbiamo farlo, incrociando diagnostica predittiva e sostenibilità, comunicandolo cliente per cliente in relazione a prodotti, processi e strutture, puntando ad azzerare la C02”.

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