Un anno “complesso sotto molti punti di vista. Un anno “di considerevoli instabilità a livello mondiale ma anche di successi e di soddisfazioni”. Ecco, in estrema sintesi, il 2017 di Assomac nelle parole del suo presidente, Gabriella Marchioni Bocca. L’associazione di riferimento per il settore italiano della tecnologia destinata a concia, calzatura e pelletteria ha celebrato ieri a Vigevano la sua Assemblea Annuale, confermando che (come già era stato evidenziato durante Simac Tanning Tech, lo scorso febbraio) “il nostro settore ha chiuso l’anno in positivo, con una crescita media del 10%”. Una brillantezza che, però, cela alcuni lati oscuri, come spiega Bocca: “Avvertiamo la sensazione di un certo rallentamento, dopo un quinquennio di sviluppo. Potrebbe trattarsi di un calo fisiologico, alla luce degli alti tassi di crescita registrati negli ultimi anni, oppure, più in generale, di una reazione alla situazione di incertezza a livello internazionale, in relazione alle politiche protezionistiche minacciate o messe in atto da alcuni Paesi. Politiche protezionistiche che potrebbero portare a gravi ripercussioni sull’Italia che è tra i principali Paesi esportatori al mondo. Gravi ripercussioni anche per noi che esportiamo quasi il 75% delle nostre produzioni”. Arricchita dall’intervento di Raffaele Secchi, professore di LIUC Business School, sul tema “L’azienda che vorrei” (dall’efficienza dei modelli organizzativi alla gestione virtuosa dei processi produttiva), l’Assemblea ha permesso di fare il punto anche sulla sempre più decisa impronta sostenibile della tecnologia italiana, fattore competitivo nel cui solco “si inserisce il Progetto Targa Verde, uno strumento per certificare la capacità delle aziende associate di essere innovative e attente alle esigenze non solo produttive ma anche ambientali. Sono già 30 le aziende che hanno aderito al progetto e l’aspettativa è che continuino a crescere ulteriormente entro la fine dell’anno”. Infine, l’innovazione: “Le innovazioni tecnologiche nel quadro di Industria 4.0 – conclude il presidente Assomac – sono di fatto un ponte strutturale necessario al cambiamento del modello di sviluppo in ottica sostenibile le cui parole chiave sono: automazione di processo, robotica e macchine intelligenti capaci di comunicare tra loro (MachineToMachine) e di interfacciarsi con semplicità a sistemi di supervisione”.
TRENDING