Il riferimento, in particolare, è all’articolo 8 del Decreto ormai noto come Sostegni Bis. Ma, in realtà, l’orizzonte dell’appello di Maria Vittoria Brustia (nella foto), presidente Assomac è più ampia. Chiede, in pratica, al Governo di tenere presente la necessità di prevedere incentivi a sostegno anche della tecnologia italiana destinata ai comparti manifatturieri dell’area pelle.
Bene il credito d’imposta per le giacenze
“Bene il Sostegni Bis in supporto al settore tessile e della moda – spiega Brustia -. Ora misure anche per i costruttori di macchine e tecnologie”. In altre parole, “accogliamo con favore le misure inserite dal Governo Draghi nel decreto. In particolare, l’articolo 8 del Decreto che proroga e potenzia il credito d’imposta rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori”.
Incentivi a sostegno anche della tecnologia
Però, “ora – prosegue Brustia – ci auguriamo che gli incentivi vengano estesi all’intera filiera, che è sinonimo dell’eccellenza del made in Italy a livello globale. In particolare, auspichiamo misure in supporto alle aziende di costruttori di macchine e accessori per calzature, pelletterie e concerie che Assomac rappresenta”. Le quali, conclude il presidente Assomac, sono “parte integrante e fondamentale del processo di lavorazione dei prodotti”.
Numeri
Incentivi e sostegni necessari a un settore che, segnala Assomac, vive una congiuntura faticosa, all’insegna della resistenza. “La fotografia del settore delle tecnologie per calzatura, pelletteria e conceria, per il primo semestre 2020 – si legge in una nota -, ha illustrato un quadro negativo a livello globale. Ma l’Italia ha retto il colpo recuperando nel secondo semestre, chiudendo a -29% nell’export e a -16% nell’import.
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