La conceria come esempio della “nuova rivoluzione industriale”. Rivoluzione che, oggi, ha una definizione precisa: Industria 4.0. E proprio l’Industria 4.0 è stata messa sotto i riflettori il 27 e 28 febbraio all’Università degli Studi di Napoli Federico II, durante un convegno che ha presentato alcune eccellenze italiane, che dell’innovazione, da tempo, hanno fatto il loro marchio di fabbrica. Tra queste (raccontate in un videoreportage che potete vedere qui), anche Russo di Casandrino che ha messo a bilancio un investimento di oltre un milione di euro per l’innovazione tecnologica, destinandone circa il 60% a progetti 4.0, come spiega Alfredo Guerra, Responsabile Qualità della conceria: “Abbiamo implementato un sistema di automazione della gestione dei prodotti chimici nella fase di tintura, riconcia e ingrasso, basato su un software nativo che interagisce con il nostro centro di elaborazione dati e ci permette un’attenta ottimizzazione dell’attività”. I risultati sono tangibili: riduzione dei tempi di gestione del processo e di produzione, riduzione di costi e consumi, “ulteriore qualificazione e specializzazione del personale – continua Guerra -. Automatizzare la linea dei bottali di tinture e alcune attività di rifinizione, come gli spruzzi, ci consente di avere il massimo controllo, intervenendo anche in remoto, delle fasi di produzione, rendendole a prova di errore, minimizzando gli scarti, riducendo l’impatto ambientale”. Il futuro, in conceria, è arrivato.
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