Stando alle anticipazioni della stampa specialistica, ai piani alti di Apple avrebbero deciso di interrompere la produzione di FineWoven. Del tessuto, cioè, presentato in pompa magna lo scorso settembre come alternativa alla pelle d’alta qualità. Ecco, FineWoven è andato così male da essere messo da parte dopo appena sei mesi. Secondo i leak sui social, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la sua scarsa durabilità: i case “premium”, venduti al pubblico per 70 euro, si deteriorano presto con l’utilizzo. Ma il mercato ha recepito male la novità sin dalla sua proposta.
Ne è valsa la pena? Secondo noi no
Siamo sorpresi? No, non lo siamo. D’altronde gli indizi lasciavano intendere che in Apple non fossero felici del materiale. Più che altro, FineWoven è andato così male da lasciar sperare in un ripensamento generale delle strategie del brand della mela morsicata. Invece, purtroppo, in Apple non stanno ancora maturando l’idea di rivedere la tanto faticosa svolta “leather-free”. Alla casa madre di Cupertino preferiscono rimanere fedeli al loro facile slogan e, come scrive Wired, pescare ancora tra le alternative alla pelle. Chissà se hanno imparato qualcosa da questa esperienza: al primo giro, hanno provato a spacciare come “favore all’ambiente” un aggeggio di plastica che si rompe in tempo record. Vediamo al secondo che cosa si inventano.
Foto da The Verge
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