La domanda non è “sì o no?”. La domanda è: “Quando e come”. Perché le imprese della filiera della moda sono tutte chiamate a integrare l’AI nei propri processi. Alcune si sono già messe all’opera, ci racconta Emanuele Frontoni, ordinario di Informatica all’Università di Macerata, dalle pagine del numero di marzo del mensile La Conceria. Tutte le altre sono chiamate a sbrigarsi: facendo ricorso alle proprie possibilità e aprendosi a collaborazioni con università, centri di ricerca e reti di imprese.
Le PMI non hanno alternative
La rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale applicata alla moda è il tema del nostro ultimo numero mensile. Che si titola, con riferimento al maestro della fantascienza Phil K. Dick (ispiratore, tra le altre cose, del film cult Blade Runner): “Gli artigiani digitali cuciono pelli elettriche?”. Con il professor Frontoni (in foto) esploriamo gli orizzonti delle PMI: devono tutte integrare l’AI. “È tempo che lavorino all’innovazione, perché l’intera filiera ne uscirà trasformata”.
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