La soluzione per camminare nello spazio arriva dai ragazzi delle scuole medie. Venti studenti di seconda e terza media della sede di Roverè (Verona) dell’Istituto Comprensivo Bosco Chiesanuova hanno ideato una suola che grazie alla forza elettromagnetica permette di rimanere ancorati al terreno anche in assenza di gravità. Il progetto è stato sviluppato dai ragazzi nel percorso di qualificazione alla nuova edizione della First Lego League, competizione internazionale di robotica lanciata dalla famosa azienda di mattoncini, e ha comportato lo sviluppo di una suola dotata di sensori a infrarossi che attivano le forze elettromagnetiche quando si trovano a una determinata distanza da una superficie. L’idea è stata poi consegnata nelle mani degli artigiani del calzaturificio Gaibana di Bosco Chiesanuova (Verona) dove è stato realizzato il prototipo. Un’azienda scelta non a caso: dal 2011, infatti, nei suoi laboratori vengono sviluppate le calzature tecniche che gli astronauti della European Space Agency (ESA), l’agenzia Spaziale Europea, utilizzano nelle grotte che simulano gli ambienti dove si troveranno a operare consentendo loro di migliorare l’addestramento. Queste particolari calzature sono realizzate in microfibra anche se nel DNA di Gaibana c’è la pelle. La storia dell’azienda nasce infatti nei primi anni del Novecento, quando Angelo Vinco, con il suo banchetto da calzolaio, realizzava a mano qualsiasi tipo di scarpe, da quelle per lavorare nei boschi fino alle scarpe da sposa. Compiuti 9 anni, il figlio Vincenzo inizia a respirare il profumo della pelle e del cuoio, imparando un mestiere e decidendo, dopo alcuni anni, di passare dal tavolino di calzolaio a un’azienda artigiana concentrando gli sforzi su scarpe da montagna molto tecniche. Una sfida raccolta dai suoi figli, Daniele e Pierangelo, che hanno contribuito a rendere Gaibana un’azienda specializzata e molto apprezzata, che continua nel solco della tradizione artigiana realizzando calzature in pelle per il tempo libero, il trekking, l’alpinismo, l’outdoor, l’avvicinamento, le attività boschive e in materiali tecnici per gli sport estremi, la sicurezza e, naturalmente, le passeggiate nello spazio.
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