Le prospettive di mercato per BASF, Pirovano e GER Elettronica

Le prospettive di mercato per BASF, Pirovano e GER Elettronica

Le prospettive di mercato dividono le opinioni delle aziende a monte della filiera della pelle. C’è chi crede nella calzatura, chi nell’automotive. La Cina resta una pedina fondamentale per la ripartenza, ma c’è anche chi scommette sull’Italia. Ecco le opinioni di Fabrizio Rissone (BASF), Luis Ramirez Lenci (Pirovano) e Alberto Caliaro (GER Elettronica).

Le prospettive di mercato

Tutti aspettano la ripresa ma ancora non si sa né quando né dove arriverà. Rissone (in foto a sinistra) scommette sul nostro Paese come area geografica capace di trainare la ripresa. “Credo arriverà nel primo semestre del 2025 – afferma il manager di BASF Poliuretani Italia (Villanova d’Asti) – ma molto dipenderà dalla geopolitica che influisce sui consumi”. Rissone certifica l’ottimo stato di salute della sneaker. “Le richieste che provengono dalle aziende asiatiche che producono sneaker sono sempre alte. Anche rispetto a quelle europee. Un altro settore che ha un ottimo andamento è quello delle calzature di sicurezza”. BASF Italia si appresta a chiudere il 2024 sullo stesso livello dell’anno scorso.

 

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Come la vedono in Pirovano e GER

Nonostante la fase delicata, Luis Ramirez Lenci (in foto al centro) dell’azienda Pirovano di Cerro Maggiore (Milano) punta sull’automotive. “Credo sarà il settore nel quale la ripresa si farà sentire prima rispetto ad altri”. La ripartenza ci sarà nel 2025 ma Ramirez Lenci non si sbilancia sul trimestre esatto. Quanto ai mercati, “il peso dell’Asia non è trascurabile” ma “Turchia, Messico e Brasile appaiono mercati molto promettenti”. “Penso che già da febbraio 2025 si incomincerà a sentire una ripresa – dice fiducioso Alberto Caliaro (in foto a destra) di GER Elettronica (Vicenza), che scommette sulle calzature e sul settore automobilistico cinese –. Per elevare il proprio posizionamento e dare un aspetto lussuoso alle auto, le case automobilistiche cinesi preferiscono la pelle per i loro interni. Per cui, anche per questo aspetto, ritengo che la Cina trainerà i mercati”. In questo caso non si tratta solo di un auspicio ma di un’idea basata su riscontri oggettivi: secondo Caliaro le imprese cinesi stanno già compiendo investimenti. (mv)

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