Come è possibile che un divano pagato 1.500 dollari in 6 anni diventi un rudere che “sembra arrivare da un territorio in guerra”? Lo ha chiesto un consumatore statunitense (Alan) all’emittente WJCL, spiegando che, al momento dell’acquisto, il prodotto gli era stato presentato come in “genuine leather”, salvo poi scoprire che il rivestimento era “bonded leather”, rigenerato di fibre di cuoio. Per rispondere alla domanda, WJCL ha interpellato Steven Lange, direttore del Leather Research Lab dell’università di Cincinnati, che ha approfittato del palcoscenico televisivo per spiegare al grande pubblico quello che il cosiddetto rigenerato è un materiale composto “da piccolissimi pezzi di pelli pressati e tenuti insieme per via chimica”. Una differenza non di poco conto: “Una volta che la gente comprende la differenza tra la pelle e il rigenerato di fibre di cuoio – sono le sue parole – vuole solo la pelle”. Il pubblico USA si è scontrato più volte con l’inaffidabilità del rigenerato. Speriamo che questa volta abbia imparato la lezione.
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