India, vietata la vendita dei bovini in mercati e fiere. La filiera della pelle rischia la paralisi

La filiera indiana della pelle rischia la paralisi. Colpa del Regolamento per la Prevenzione della Crudeltà sugli Animali varato dal Governo di Nuova Delhi il 26 maggio. Le nuove disposizioni prevedono che i bovini (vacca, toro, bue, bufalo e vitelli) non possano essere venduti ai mercati di bestiame o alle fiere di settore, ma solo presso le aziende agricole. Perché? Per garantire la tracciabilità del prodotto. Le associazioni indiane della carne e della pelle, che già negli ultimi mesi hanno affrontato più di un provvedimento di amministrazioni locali e nazionali di orientamento induista radicale, sono sul piede di guerra. Secondo l’Associazione di riferimento (CLE, Council for Leather Exports) la filiera potrebbe perdere il 50% dell’export, mentre la necessità di acquistare materia prima conciaria dall’estero porterà a un innalzamento dei prezzi. CLE teme, in ultima analisi, che ad approfittare della debolezza della pelle indiana saranno i grandi rivali asiatici: Pakistan e Cina.

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